Genericamente, quando si parla di clarinetto, si sottintende il registro facendo implicito riferimento al clarinetto soprano in Si♭, il più utilizzato.
Data la sua vastità, la famiglia dei clarinetti ricopre una grande estensione. Ogni membro della famiglia, inoltre, ha la propria particolare timbrica. Queste caratteristiche consentono di far fronte alle più disparate richieste dei compositori che, nel corso degli anni, sono diventate sempre più audaci.
Il clarinetto è uno strumento di estrema versatilità, le cui potenzialità vengono sfruttate sia in orchestra, sia in banda, in diverse formazioni di musica da camera e nelle formazioni di soli clarinetti (i cosiddetti “cori di clarinetti”).
Esistono varie composizioni orchestrali, specie di Richard Strauss, che richiedono la presenza del clarinetto piccolo in Mi♭ oppure nelle composizioni di Johann Melchior Molter richiede la presenza del clarinetto piccolo in re dato che in moltissime parti ha lui come protagonista. Tutte le composizioni per orchestra (esclusa quella d’archi) dalla fine del XVIII secolo includono i clarinetti soprano in Si♭ o in La. Altre partiture richiedono la presenza del clarinetto basso come, ad esempio, “Gli Ugonotti” di Giacomo Meyerbeer, l’Aida di Giuseppe Verdi e diverse opere di Richard Wagner. Altre ancora richiedono il clarinetto contrabbasso, un esempio è il Fervaal di Vincent d’Indy. I clarinetti trovano ampio spazio nelle composizioni cameristiche e negli studi. In banda è largamente presente il soprano in Si♭, meno presenti sono il piccolo in Mi♭, il contralto in Mi♭, il basso in Si♭ e il contrabbasso in Si♭.
Mentre il clarinetto soprano in La di uso concertistico ha avuto e ha ancora oggi una grande importanza come solista. Essendo un semitono sotto il clarinetto in Si♭ (E distante un tono e un semitono dalla nota reale La trasportata Do) rende il suo timbro ancora più morbido quasi ad evocare la voce umana. In ambito solista vanno ricordati il concerto K622 per clarinetto di bassetto in la, che Wolfgang Amadeus Mozart compose per il suo amico e massone Anton Stadler (Inizialmente il concerto era in tonalità di Sol Maggiore composto per corno di bassetto, catalogata K621b), il Quintetto “Stadler” K581 sempre dello stesso Mozart e il Quintetto di Brahms. In ambito orchestrale è molto usato nella musica classica come nelle ouverture delle opere ad esempio l’Idomeneo, Le nozze di Figaro e Il Don Giovanni di Mozart e Il barbiere di Siviglia di Rossini.
Il repertorio clarinettistico spazia dal classico romantico con composizioni di Mozart, Rossini, Weber, Crusell, Brahms, Schumann, Debussy, Cavallini, Saint-Saëns; al moderno con Bernstein, Copland, Poulenc, Lutoslawski, Lindberg.
A CHI SI RIVOLGE
L’età consigliata per cominciare lo studio di questo strumento è minimo 8/9 anni.
MODALITA’ OPERATIVA
Si tratta di un Corso che prevede lezioni di Clarinetto individuali, di coppia o di gruppo.
Il programma prevede 2 percorsi: professionale ed amatoriale.
Il percorso professionale si basa sui programmi ministeriali dei Conservatori di Musica italiani e prevede una lezione a settimana di Pianoforte e una di Solfeggio, con esami da sostenere al completamento del programma per il conseguimento delle certificazioni A,B e C fino al diploma. Gli esami del percorso classico vengono sostenuti presso il Conservatorio N.Piccinni di Bari, mentre quelli del percorso Rock and Pop si svolgono presso la nostra sede alla presenza di un esaminatore del Trinity di Londra, al quale il nostro centro è registrato.
Il percorso amatoriale è rivolto a coloro che intendono intraprendere un percorso libero e personalizzato ; non prevede esami.
CALENDARIO E ORARI
Il corso prevede una /due lezioni a settimana della durata minima di mezzora; gli orari delle lezioni di strumento verranno concordati con l’insegnante al momento dell’iscrizione, mentre quelli di Propedeutica e/o di Solfeggio sono già predefiniti.
INSEGNANTE
Michele Anastasia, nato a Trani nel 1964 intraprende privatamente lo studio del sax e comincia a suonare nella banda di Francavilla Fontana diretta dal M° Raffaele Miglietta. A 12 anni si iscrive al Conservatorio di Musica N.Piccinni di Bari dove continua lo studio del clarinetto e si diploma con il M° Vincenzo Conteduca .Fonda il quintetto swing “Moonlight quintet “ il cui repertorio si basa su musiche degli anni 40-50-60. Nel 2009 incide il suo primo lavoro discografico in cui sono presenti brani standard jazz come “Over the rainbow”, “Misty”, “As time goes by”, “Feeling”, “Love melody” ed altri ancora. Ma la sua vera passione, quella della musica jazz lo porta a seguire seminari tenuti da maestri come Bob Stoloff,Teo Ciavarella, Dony MC Casley, Antonio Sancez, Marco Pignataro, Andy Scheppard, tutti docenti della Barkley School di Boston.